. Epistole eroiche di P. Ovidio Nasone . rie ;Ne nafce erba o radice in prato, o in colie,Di cui non fappi, e la virtute eI pregio. Mifera me, che P amorofo ardoreTemprar non fo , ne intiepidir la fiammaPer virtù d erbe, ed a me ftefTa fonoD ajuto fcarfa, e mia virtute ed arteAl maggior uopo , e m abbandona e manca ;Anzi P iileffo ancor facrato Apollo,Primo inventor del medicar falubre ,( Che P armento pafceo quant alcun diceDel grande Admeto ) a le fue fiamme ardentiMal feppe fovvenire , e del mio focoFu grandemente, e lungo tempo accefo. Quel pio foccorfo (oimè) quel dolce ajutoChe la terra

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. Epistole eroiche di P. Ovidio Nasone . rie ;Ne nafce erba o radice in prato, o in colie,Di cui non fappi, e la virtute eI pregio. Mifera me, che P amorofo ardoreTemprar non fo , ne intiepidir la fiammaPer virtù d erbe, ed a me ftefTa fonoD ajuto fcarfa, e mia virtute ed arteAl maggior uopo , e m abbandona e manca ;Anzi P iileffo ancor facrato Apollo,Primo inventor del medicar falubre ,( Che P armento pafceo quant alcun diceDel grande Admeto ) a le fue fiamme ardentiMal feppe fovvenire , e del mio focoFu grandemente, e lungo tempo accefo. Quel pio foccorfo (oimè) quel dolce ajutoChe la terra giamai, che! biondo Apollo, E 2 ss ^NONE A paridi:. Quella con P erbe fue, con T arte quefliDar non mi può, tu fui donar mi puoi,E lo puoi darmi, ed io lo merto, e debbiAl giudo merto mio mercede eguale ,CIV altra non è, che giuflamente averePietà di me, che con gli amanti greciD acciar non men, che di difdegno armati,L armi non cingo, anzi tua fon, fi comeFui ne primi anni ; e di finir defio^Gli ultimi giorni, e la mia vira,

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