Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . di fettanta e più anni. Nel qual tem-po trovando»* egli carico di figliuoli, tutti però molto avveri! a tal me-li iero, e ad ognaitro inclinati, che furie (tato più confacevole alla moltaciviltà di cafa loro, dopo averne alcuni impiegati, a feconda di loro incli-nazione, feorgendo in Gherardo una più che ordinaria difpofizione a colea


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . di fettanta e più anni. Nel qual tem-po trovando»* egli carico di figliuoli, tutti però molto avveri! a tal me-li iero, e ad ognaitro inclinati, che furie (tato più confacevole alla moltaciviltà di cafa loro, dopo averne alcuni impiegati, a feconda di loro incli-nazione, feorgendo in Gherardo una più che ordinaria difpofizione a coleappartenenti a difegno (giacche egli lenza lafeiare gli affari della bottega,er.]fi fegretamente e fenza maeitro, per un anno intero, elercitato nelmodellare) fi rifolvè , adoprando il mezzo di Giovanni Cerretani Genti-luomo Fiorentino, daccomodarlo nella fcuola di Valerio Gioii, buonofcultore di quefuoi tempi. Vedutoli il figliuolo giunto laddove era por-tato da naturale inclinazione, diedeli a tanto ftudio, che nel corfo d unanno e non più, avanzò ogni altro fuo condifcepolo; egiàavea dato prin-cipio a lavorare in marmo, quando per lo delio Giovanni Cerretani in-tagliò una immagine di Maria fempre Vergine, tetta con bullo, alla quale die iuo-. 94 Decenti, lì. della Pan. K daliót o. al1620. die luogo in tefla duna fcala dì fua cafa. Non era ancora appena il dettoanno parlato, da che Gherardo sera accomodato col Cioli, che il mede-lìmo fi morì: e tre o quattro meli dopo pafsò allaltra vita Giovanni Ban-dini, dettoGiovanni dellOpera, altro buoniflìmo fcultore Fiorentino,che il Silvani dopo la morte del primo, erafi eletto il fecondo maeftro,con cui avrebbe egli talora potuto finir di fare i proprj ftudj ; talmentechèil povero giovane, quali pentendofi d* efiedì mefib a tal profeflìone, e diaver ditàpplicato dallefercizio del padre, che già avea data fine al nego-zio del fondaco, e ritiratone gli effetti, poco meno che non andava dife^gnando d abba


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