Storia dell'Italia antica . ulentissima. Cammillo stando in luogo alto donde poteva vedertutta la città, e contemplando la ricchezza e magnifi-cenza degli edificii, chiamava sé stesso felice per averpotuto ottener vittoria di questo gran popolo, e faceva {^) Questo lavoro fatto senza che niuno se ne accorga, ha tutta lap-parenza di un assurdo. Pure ne parlano Livio, Plutarco, e anche DiodoroSiculo, XIV, 93. {^) Qui nuova cosa che Livio e Plutarco raccontano, dicendola similea favola degna di riporsi tra le maraviglie di cui si piace la scena. Lamina conduceva nel tempio di Giunone. Ivi allora


Storia dell'Italia antica . ulentissima. Cammillo stando in luogo alto donde poteva vedertutta la città, e contemplando la ricchezza e magnifi-cenza degli edificii, chiamava sé stesso felice per averpotuto ottener vittoria di questo gran popolo, e faceva {^) Questo lavoro fatto senza che niuno se ne accorga, ha tutta lap-parenza di un assurdo. Pure ne parlano Livio, Plutarco, e anche DiodoroSiculo, XIV, 93. {^) Qui nuova cosa che Livio e Plutarco raccontano, dicendola similea favola degna di riporsi tra le maraviglie di cui si piace la scena. Lamina conduceva nel tempio di Giunone. Ivi allora il re degli Etruschi sa-crificava agli Dei. Laruspice, osservate le viscere della vittima, ad altavoce diceva che il Nume avrebbe data la vittoria a chi compisse quelsacrifizio. Il che udendo i Romani che erano nella mina ruppero subitoil pavimento del tempio e sbucando fuori con gran rumore cacciaronoin fuga gli spaventati sacerdoti, e coinpirono essi il sacrifizio. 1 Canina, Lantica città di Veiij tav. XI, Gap. 877. 878 VEIO VINTA E DEVASTATA. [LlB. II. preghiera agli Dei che mantenessero alla sua patria e a lui la presente fortuna ^ Ai \inti fu tolto ogni cosa: gli scampati alla morte andarono venduti allin-canto. Furono rapiti an-che gli Dei, e la GiunoneRegina trasportata aRoma (), ebbe il tem-pio promesso sul monteAventino (^). La città flo-ridissima poscia scom-parve del tutto: e la de-solazione fece un tempodimenticare anche illuogo dove ella sedeva ^.La gioia di Roma perla vittoria fu senza mo-do : le donne corsero infolla nei templi a rin-graziare gli Dei. Si fecefesta solenne per quat-tro giorni, e. per soddi- GiuQons Regina [Gerhard). sfarC alvOtO di CammillO


Size: 1249px × 2000px
Photo credit: © The Reading Room / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookcentury1800, bookdecade1870, bookidstoriadellit, bookyear1873