. Atti della Società italiana di scienze naturali. Natural history. ìkK MAGGI laterali del peduncolo. La superficie convessa (vedi la figura) presenta una saglienza lungo la sua linea mediana, dalla quale le parti discen- dono a guisa di tetto a ridosso dei margini ta- glienti tanto del piccolo che del grande trian- golo isoscele. Epperò questa saglienza è inter- rotta, in corrispondenza alle due basi dei due grandi triangoli isosceli uniti, da una piccola superficie piana a forma rombica coi due angoli acuti del rombo disposti in modo che all'an- golo acuto superiore arriva la saglienza ch


. Atti della Società italiana di scienze naturali. Natural history. ìkK MAGGI laterali del peduncolo. La superficie convessa (vedi la figura) presenta una saglienza lungo la sua linea mediana, dalla quale le parti discen- dono a guisa di tetto a ridosso dei margini ta- glienti tanto del piccolo che del grande trian- golo isoscele. Epperò questa saglienza è inter- rotta, in corrispondenza alle due basi dei due grandi triangoli isosceli uniti, da una piccola superficie piana a forma rombica coi due angoli acuti del rombo disposti in modo che all'an- golo acuto superiore arriva la saglienza che parte dall'apice, mentre dall'angolo acuto infe- riore parte la saglienza che lungo la stessa linea mediana della cuspide vasino alla base del pe- duncolo. Le sue dimensioni sono le seguenti: Lunghezza totale: 7 centimetri e B milli- metri. In questa sta compresa la lunghezza del peduncolo, eh'è di 2 centina, e 4 millim.; per cui la lunghezza del grande triangolo isoscele viene ad essere di 5 cent, ed t millimetro. Larghezza massima: 2 cenlimetri e $ millimetri. E questa si ri- ferisce alla sua parte triangolare più grande, e precisamente alla base del grande triangolo isoscele, mentre la larghezza media del peduncolo corrisponde ad 1 centimetro circa. Spessore: 5 millimetri. La selce costituente la cuspide, è di un color grigio cinereo traente un po' all'azzurro, con nuclei più o meno manifesti, di selce bianca, qua e là sparsi tanto nell'una che nell'altra delle sue due facce. â Veramente questa cuspide venne mostrata a me, per sapere se, rassomigliando a qualcuna di quelle trovate nei dintorni di Sesto Calende, tanto sulla sponda Lombarda che Piemontese, si potesse supporre che, per mezzo del Ticino, di là avesse la sua deriva- zione. Ma questo trasporto è inammissibile per lo stato di conser- vazione della cuspide, che si può dire essere una delle più intatte. Che. Please note that these images are extracted from scanned page images that may


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