. Caccia grossa fra le erbe. Beetles. macchine dell'uomo: ogni nostra invenzione più mirabolante, ogni più astrusa macchineria è solo un debole riflesso, una misera pietosa copia di quanto la natura da migliaia e migliaia di secoli ha risolto con tanta tran- quilla semplicità . Il piccolo Coleottero bombardiere che mette in fuga i suoi nemici esplodendo nuvolette corrosive è un inconscio precursore della terribile guerra chimica, mentre la Lucciola, che accende e spegne il suo lumino volando di notte sulle umide erbe, riesce a produrre una luce pura senza calore che nessuna nostra lampadin


. Caccia grossa fra le erbe. Beetles. macchine dell'uomo: ogni nostra invenzione più mirabolante, ogni più astrusa macchineria è solo un debole riflesso, una misera pietosa copia di quanto la natura da migliaia e migliaia di secoli ha risolto con tanta tran- quilla semplicità . Il piccolo Coleottero bombardiere che mette in fuga i suoi nemici esplodendo nuvolette corrosive è un inconscio precursore della terribile guerra chimica, mentre la Lucciola, che accende e spegne il suo lumino volando di notte sulle umide erbe, riesce a produrre una luce pura senza calore che nessuna nostra lampadina elettrica è riuscita a darci. Possono ben passare i rombanti areoplani, orgoglio della nostra epoca, nel- l'azzurro cielo sopra il Sangone: da migliaia di anni, molto tempo prima dell'uomo il modesto e comune Maggiolino (Fig. 10) col suo volo rumoroso ha. Fig. 10 - Il comune Maggiolino. AI vero = I 1 risolto il problema del più pesante dell'aria ed ha anticipato le nostre macchine volanti; e il grosso Coleottero oliva orlato di giallo, il Ditisco marginale, che nuota veloce nelle chiare acque, se la ride dei nostri som- mergibili. All'imbrunire, stanco di starsene sott'acqua, il Ditisco esce fuori, annaspa malcerto sul fango della riva, apre le dure elitre, mette in moto le eliche delle sue ali membranose e via a volo per il cielo. Noi non ab- biamo ancora pensato al sommergibile volante. * * * Dopo il bagno, distesi mezzi nudi sulla spiaggia, le mani affondate nell'arena calda, nelle orecchie bagnate il rumore delle acque che scorrono, 38. Please note that these images are extracted from scanned page images that may have been digitally enhanced for readability - coloration and appearance of these illustrations may not perfectly resemble the original Sturani, Mario.; Sturani, Mario. Torino : G. Einaudi


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